Sostenibilità | 16/10/2020
Materie prime e diritti umani: l’impegno per una catena “Conflict mineral free”
L’estrazione dei minerali è una questione complessa, legata a risvolti politici e sociali che non possono essere sottovalutati. In alcune aree del pianeta, la gestione delle risorse minerarie è al centro di veri e propri conflitti armati. Quando le materie prima provengono dalla Repubblica Democratica del Congo e dai Paesi confinanti, tutti i fornitori rischiano di essere complici di violazioni dei diritti umani nell’estrazione dei minerali, nel loro trattamento e commercio.
Motor Power Company chiede delle garanzie ai propri fornitori, in nome della propria attenzione alle tematiche umanitarie. Già dal 2015 si impegna per individuare ed eliminare le materie prime prodotte in questi Paesi, in modo da avere la più ampia visibilità sulla catena di fornitura. Alle aziende della catena si chiede di confermare, sotto la propria responsabilità, che i componenti forniti a Motor Power Company Srl non provengano dalle zone sopracitate. Nel tempo, tanti fornitori del nostro network hanno dichiarato in modo trasparente e spontaneo di non approvvigionarsi di “Conflict minerals”.
L’attenzione per questo tema sta conoscendo un crescente interesse nel mondo, sia negli USA, attivi già dal 2010, sia in Europa, che si avvia a rendere obbligatoria la dichiarazione, già dal prossimo anno.